L’esame ecografico ginecologico transvaginale permette di studiare l’apparato genitale interno femminile attraverso l’uso di una sonda che viene inserita all’interno della cavità vaginale.
Non prevede riempimento vescicale.
L’esame ecografico ginecologico transvaginale permette di studiare l’apparato genitale interno femminile attraverso l’uso di una sonda che viene inserita all’interno della cavità vaginale.
Non prevede riempimento vescicale.
L’ecografia pelvica è un esame ambulatoriale che può essere effettuato per monitorare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile, richiede un adeguato riempimento vescicale che dovrà essere programmato qualche ora prima dell’esecuzione della tecnica.
L’ecoflussimetria unisce alla tecnica ecografica la metodica doppler per valutare lo stato della circolazione fetale e il funzionamento della placenta, l’organo che permette il trasferimento di ossigeno e sostanze nutritive dalla mamma al bambino.
L’ecografia morfologica si esegue preferibilmente tra le 19 e le 21 settimane ed è una delle ecografie più importanti di tutta la gravidanza. Essa ha lo scopo di controllare la vitalità, l’anatomia e lo sviluppo del feto. Consente inoltre di valutare la sede di inserzione placentare e la quantità del liquido amniotico.